Schöck Isokorb: Una soluzione per le applicazioni edilizie più varie

Ponti termici: un punto critico

Elevato consumo energetico e problemi di umidità: i ponti termici possono causare elevati costi di riscaldamento, danni alla struttura dell'edificio e formazione di muffa. I ponti termici sono zone localizzate nell'involucro della costruzione nei quali sussiste un'elevata perdita di calore. Questa elevata perdita di calore risulta dal fatto che la zona dell'elemento costruttivo si discosta dalla forma piana (“ponte termico geometrico”) o dal fatto che nella zona interessata sono localmente presenti materiali con conducibilita termica piu elevata (“ponte termico costruttivo o determinato dai materiali”). A causa della combinazione di ponti termici geometrici e determinati dai materiali, le strutture a sbalzo di un edificio come i balconi e ballatoi, sono fra i punti termicamente più critici. "Isokorb" di Schöck è una soluzione efficace a questo problema: il raccordo per solette a sbalzo separa termicamente gli elementi costruttivi, riduce chiaramente la trasmissione termica ed il rischio di formazione di muffa. Per i progettisti sono disponibili informazioni tecniche dettagliate direttamente all'indirizzo www.schoeck.it o per e-mail (info@schoeck.it).

L'attuale discussione sul clima e sulla promozione del risparmio energetico si riflette anche nel settore edilizio: i requisiti per la costruzione degli edifici, in materia di efficienza energetica, sono divenuti decisamente più rigidi. Per rispondere ad essi e per ridurre il dispendio inutile di energia è imprescindibile la minimizzazione dei ponti termici. In queste zone si disperde molto più calore verso l'esterno rispetto agli altri punti dell'edificio. Per questo si riscontrano, all’interno dei vani in corrispondenza di ponti termici, temperature localmente più basse. La conseguenza di ciò è un maggiore consumo energetico ed con un elevato rischio di formazione di muffa.

Ponti termici: punti critici nell'edificio

I ponti termici si possono presentare localmente a causa di materiali con maggiore trasmissione termica (ponti termici costruttivi), oppure se alla superficie interna di un elemento costruttivo corrisponde una superficie esterna più estesa. Si parla in questo caso di ponti termici di tipo geometrico.

I ponti termici di tipo costruttivo derivano da componenti o materiali con elevata conducibilità termica o senza isolamento termico che penetrano in una parete esterna isolata. È il caso, ad esempio, di opere murarie esterne con pilastri o appoggi di solai passanti. I ponti termici geometrici si presentano dove una ridotta superficie interna assorbe energia e trasmette un flusso di calore ad un superficie esterna più estesa. È il caso, ad esempio, degli spigoli o dei bordi degli edifici.

I ponti termici si presentano anche nel caso di esecuzioni di lavori edili non corretti. Ci troviamo qui di fronte al caso di una assenza o di una carenza di isolamento. Le origini dei ponti termici sono quindi molteplici e diverse cause concorrono alla loro formazione.

Balcone con ponte termico geometrico e costruttivo

In corrispondenza del raccordo all’edifico di elementi come balconi e ballatoi, si possono presentare ponti termici sia geometrici che costruttivi. Queste zone hanno un peso rilevante tra i punti termicamente critici di un edificio.

Il deflusso termico è particolarmente elevato quando entrambi gli elementi costruttivi (balcone e solaio) sono realizzati con un unico materiale ad alta conducibilità termica o i collegamenti tra gli elementi interni ed esterni  presentano, per esigenze statiche, un'estesa sezione trasversale di acciaio.

Al giunto di incastro del balcone si manifesta una elevata differenza di temperatura tra la soletta del balcone esposta all'aria esterna e la parte all’interno dei locali riscaldati. In mancanza di un'idonea coibentazione si verifica un'elevata perdita di calore. E’ in questi punti che, se raggiunta la temperatura del punto di rugiada critico (ca. 9,3 gradi Celsius in condizioni di temperatura ambiente ed umidità usuali), si manifesta formazione di condensa. La muffa si può comunque formare già a temperature più elevate. Anche se non si forma condensa, vi è comunque un elevato rischio di propagazione della muffa: la temperatura critica, in conizioni usuali di temperatura ed umidità, si attesta in questo caso sui 12,6 gradi Celsius. La muffa si forma anche in punti difficili da individuare: sotto la tappezzeria, la moquette o dietro i mobili. Le spore della muffa sono presenti invisibili nell'aria  e costituiscono notevole rischio per la salute.

Minimizzare i ponti termici sul balcone

I balconi sono importanti elementi di un edificio ai fini dell’ottenimento di un’elevata qualità abitativa. Il balcone a sbalzo in particolare è un elemento caratterizzante dell’abitazione e può essere sfruttato come elemento creativo dal progettista architettonico. Il collegamento del balcone all’edificio non richiede soltanto la sicurezza strutturale: quando la soletta del balcone è realizzata senza accorgimenti per il taglio termico, nella zona di passaggio tra le due strutture si crea il ponte termico. Per evitare danni a lungo termine a causa della formazione di muffa e scongiurare inutili perdite di calore, tutte le singole parti costruttive esposte all’esterno devono essere termicamente separate dal resto dell’edificio. Solo riducendo il deflusso di calore in questi punti è possibile garantire l'efficienza termica e l'assenza di danni all'edificio.

Una soluzione per le applicazioni edilizie più diverse

"Schöck Isokorb" garantisce, oltre alla sicurezza strutturale, un efficace  taglio termico delle strutture. Esso è in grado di ridurre i ponti termici grazie alla combinazione di acciaio inox, reggispinta in calcestruzzo ad elevate prestazioni e ad uno strato isolante di polistirolo espanso. L'elemento costruttivo, grazie alla sua funzione portante, permette un sicuro fissaggio della soletta del balcone alla facciata dell'edificio e garantisce contemporaneamente un perfetto isolamento termico. Schöck Isokorb può essere utilizzato indipendentemente dal materiale o del tipo di struttura. Isokorb Tipo AK è un elemento che garantisce il taglio termico di strutture  in calcestruzzo armato a sbalzo, minimizza in questo modo i ponti termici e di conseguenza il rischio di formazione di condensa e muffa. Grazie alla concezione del giunto come elemento pronto all'installazione, si riducono i tempi di lavorazione e di conseguenza i costi. E’ possibile collegare travi in accaio a sbalzo da solette in calcestruzzo armato con Isokorb Tipo KS. Isokorb Tipo KSH offre gli stessi vantaggi con il taglio termico di costruzioni a sbalzo in legno. Isokorb Tipo KST consente la realizzazione di giunti a taglio termico in costruzioni in acciaio. Gli elementi Schöck Isokorb KS, KSH e KST si collegano semplicemente tramite raccordi filettati. Schöck offre un assortimento completo che comprende oltre 12.000 tipi standard, le cui proprietà statiche e termiche sono costantemente sviluppate ed ottimizzate. L'idea di Isokorb risale al 1979, quando il suo inventore, Eberhard Schöck, abbozzò i primi progetti per la minimizzazione dei ponti termici. Dal lancio sul mercato, avvenuto nel 1983, sono ormai oltre nove milioni gli elementi già installati in tutta Europa. Schöck ha sempre dato particolare rilievo, oltre che ad un prodotto di alta qualità, alla documentazione tecnica, ai programmi di dimensionamento e ad un servizio di assistenza attiva sul posto. Questi fattori permettono di semplificare notevolmente la progettazione e l'esecuzione dei lavori in cantiere.

Gli specialisti del settore e gli interessati possono ottenere informazioni tecniche su Schöck Isokorb ed ulteriori informazioni su come evitare ponti termici direttamente presso Schöck Italia s.r.l., Bolzano (info@schoeck.it).